lunedì 25 maggio 2009

CON I PIEDI PER TERRA E GLI OCCHI VERSO IL CIELO


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La bellezza del cristianesimo, secondo Benedetto XVI


“Con i piedi per terra e gli occhi verso il cielo”, afferma


CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 25 luglio 2007 (ZENIT.org).- Il segreto della bellezza del cristianesimo sta nell’apprezzare anche le cose umane, incluso il gioco, perché viviamo “con i piedi per terra e gli occhi verso il cielo”, spiega Benedetto XVI.

“Sarei contro una alternativa o giocare al pallone o studiare la Sacra Scrittura o il Diritto Canonico.
Facciamo ambedue le cose”, ha detto martedì ai 400 sacerdoti che hanno partecipato all’incontro del Papa con il clero di Belluno-Feltre e Treviso.

Uno di loro ha raccontato al Papa la rigidità dei suoi superiori ai tempi del seminario, che lo rimproveravano perché “a me piaceva più giocare al pallone che fare l’adorazione eucaristica”.

“Ma avvicinare l’uomo a Dio e Dio all’uomo non passa soprattutto attraverso quanto chiamiamo umanità che è irrinunciabile, anche per noi preti?”, ha chiesto al Papa il presbitero.

“Non possiamo sempre vivere nella meditazione alta, forse un Santo nell’ultimo gradino del suo cammino terrestre può arrivare a questo punto, ma normalmente viviamo con i piedi per terra e gli occhi verso il cielo”, ha spiegato il Vescovo di Roma.

“Ambedue le cose ci sono date dal Signore e quindi amare le cose umane, amare le bellezze della sua terra non solo è molto umano, ma è anche molto cristiano e proprio cattolico”.

“Ad una pastorale buona e realmente cattolica appartiene anche questo aspetto: vivere nell’et et; vivere l’umanità e l’umanesimo dell’uomo, tutti i doni che il Signore ci ha dato e che abbiamo sviluppato e, nello stesso tempo, non dimenticare Dio, perché alla fine la luce grande viene da Dio e soltanto da Lui viene poi la luce che dà gioia a tutti questi aspetti delle cose che ci sono”, ha osservato.

“Quindi vorrei semplicemente impegnarmi per la grande sintesi cattolica, per questo et et; essere veramente uomo ed ognuno secondo i suoi doni e secondo il suo carisma amare la terra e le belle cose che il Signore ci ha dato, ma essere anche grati perché sulla terra splende la luce di Dio, che dà splendore e bellezza a tutto il resto”.

“Viviamo in questo senso gioiosamente la cattolicità. Questa sarebbe la mia risposta”, ha riconosciuto il Papa suscitando l’unico applauso dell’incontro.

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