martedì 29 luglio 2008

LA PACE E' IL FRUTTO DI....

"Il frutto del silenzio è la preghiera, il frutto della preghiera è la fede, il frutto della fede è l'amore, il frutto dell'amore è il servizio, il frutto del servizio è la pace"

(dal libro "Il cammino semplice" - Madre Teresa)

VIVI LA VITA

La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è una promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è felicità, meritala.
La vita è la vita, difendila.

(Madre Teresa)

SII FELICE ORA

Non aspettare di finire l'università, di innamorarti, di trovare lavoro, di sposarti, di avere figli, di vederli sistemati, di perdere quei dieci chili, che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina, la primavera, l'estate, l'autunno o l'inverno… Non c'è momento migliore di questo per essere felice… La felicità è un percorso, non una destinazione. Lavora come se non avessi bisogno di denaro, ama come se non ti avessero mai ferito e balla… come se non ti vedesse nessuno. Ricordati che la pelle avvizzisce, i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni… Ma l'importante non cambia: la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela. Dietro ogni traguardo c'è una nuova partenza. Dietro ogni risultato c'è un'altra sfida. Finché sei vivo, sentiti vivo. Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere.
(Madre Teresa di Calcutta)

giovedì 24 luglio 2008

LA PEGGIORE MALATTIA E' LA MANCANZA DI AMORE

Il frutto della fede è l'amore

"La peggiore malattia dell'Occidente oggi non è la tubercolosi o la lebbra, ma è il non sentirsi desiderati nè amati, il sentirsi abbandonati.
La medicina può guarire le malattie del corpo, ma l'unica cura per la solitudine, la disperazione e la mancanza di prospettive è l'amore.
Vi sono molte persone al mondo che muoiono per un pezzo di pane, ma un numero ancora maggiore muore per mancanza d'amore.
E la povertà in Occidente assume forme nuove: non è solo solitudine, ma è anche povertà spirituale.
Vi è fame d'amore, e vi è fame di Dio".
(Madre Teresa)

NON IMPORTA

L'uomo è irragionevole,illogico,egocentrico
NON IMPORTA AMALO
Se fai il bene ti attribuiranno secondi fini egoistici
NON IMPORTA FA' IL BENE
Se realizzi i tuoi obiettivi troverai falsi amici e veri nemici
NON IMPORTA REALIZZALI
Il bene che fai verrà domani dimenticato
NON IMPORTA FA' IL BENE
L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
NON IMPORTA, SII FRANCO ED ONESTO
Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo
NON IMPORTA COSTRUISCI
Se aiuti la gente, se ne risentirà
NON IMPORTA, AIUTALA
Dà al mondo il meglio di te,e ti prenderanno a calci
NON IMPORTA, DAI IL MEGLIO DI TE
(Madre Teresa)

mercoledì 23 luglio 2008

MANDAMI QUALCUNO DA AMARE

Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo;
quando ho sete, mandami qualcuno che ha bisogno di una bevanda;
quando ho freddo, mandami qualcuno da scaldare;
quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare;
quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro;
quando sono povero, guidami da qualcuno nel bisogno;
quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;
quando sono umiliato, fa' che io abbia qualcuno da lodare;
quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare;
quando ho bisogno della comprensione degli altri, dammi qualcuno che ha bisogno della mia;
quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi;
quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un'altra persona.
(Madre Teresa)

domenica 20 luglio 2008

CONCLUSA LA GMG AUSTRALIANA

Conclusa la Gmg australiana
Papa dà appuntamento a Madrid 2011


Dando l'appuntamento a Madrid per il 2011, Benedetto XVI ha concluso la Giornata della Gioventù in Australia. Nell'omelia della messa conclusiva il Papa ha invitato i giovani a dar vita a "una nuova generazione di cristiani" per contrastare il "deserto spirituale" che avanza "accanto alla prosperità materiale" mentre gli uomini si dibattono in una "disperata ricerca di senso". "Il mondo - ha spiegato il Pontefice - ha bisogno di rinnovamento".
"In molte nostre società - ha spiegato il Papa ai 250mila ragazzi radunati a Randwick - accanto alla prosperità materiale si sta allargando il deserto spirituale: un vuoto interiore, una paura indefinibile, un nascosto senso di disperazione. Quanti nostri contemporanei sono come cisterne screpolate e vuote - ha detto citando un versetto dell'Antico testamento - in una disperata ricerca di significato, di quell'ultimo significato che solo l'amore può dare?".E se il mondo ha bisogno di una "nuova generazione di cristiani per l'edificazione di una società in cui la vita sia accolta, rispettata e curata amorevolmente, non respinta o temuta come una minaccia e perciò distrutta", anche la Chiesa "ha bisogno dei giovani, della vostra fede, del vostro idealismo e della vostra generosità, così da poter essere sempre giovani nello Spirito". Papa Ratzinger ha anche invitato i ragazzi a non aver paura di "dire sì al Signore" anche quando "chiamati alla vita sacerdotale e consacrata"."Ora è giunto il momento di dirci addio - ha concluso il Pontefice - o piuttosto arrivederci! Vi ringrazio tutti per aver partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù 2008, qui a Sydney e spero di rivedervi fra tre anni. La Giornata Mondiale della Gioventù 2011 si svolgerà a Madrid, in Spagna. Fino a quel momento preghiamo gli uni per gli altri, e rendiamo davanti al mondo la nostra gioiosa testimonianza a Cristo".

sabato 19 luglio 2008

le 15 promesse della Madonna per chi recita ogni giorno il Santo Rosario

1) A tutti quelli che reciteranno devotamente il mio Rosario, io prometto la mia protezione speciale e grandissime grazie.
2) Colui che persevererà nella recitazione del mio Rosario riceverà qualche grazia insigne.
3) Il Rosario sarà una difesa potentissima contro l’inferno; distruggerà i vizi, libererà dal peccato, dissiperà le eresie.
4) Il Rosario farà fiorire le virtù e le buone opere e otterrà alle anime le più abbondanti misericordie divine; sostituirà nei cuori l’amore di Dio all’amore del mondo, elevandoli al desiderio dei beni celesti ed eterni. Quante anime si santificheranno con questo mezzo!
5) Colui che si affida a me con il Rosario, non perirà.
6) Colui che reciterà devotamente il mio Rosario, meditando i suoi misteri, non sarà oppresso dalla disgrazia. Peccatore, si convertirà; giusto, crescerà in grazia e diverrà degno della vita eterna.
7) i veri devoti del mio Rosario non moriranno senza i Sacramenti della Chiesa.
8) Coloro che recitano il mio Rosario troveranno durante la loro vita e alla loro morte la luce di Dio, la pienezza delle sue grazie e parteciperanno dei meriti dei beati.
9) Libererò molto prontamente dal purgatorio le anime devote del mio Rosario.
10) I veri figli del mio Rosario godranno di una grande gloria in cielo.
11) Quello che chiederete con il mio Rosario, lo otterrete.
12) Coloro che diffonderanno il mio Rosario saranno soccorsi da me in tutte le loro necessità.
13) Io ho ottenuto da mio Figlio che tutti i membri della Confraternita del Rosario abbiano per fratelli durante la vita e nell’ora della morte i santi del cielo.
14) Coloro che recitano fedelmente il mio Rosario sono tutti miei figli amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù Cristo.
15) La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.
http://www.radiomaria.it/documenti/dwnl.php?id=903

IL PAPA A SIDNEY: SCEGLIERE LA VIA DELLA VITA

Il Santo Padre: ''Siate ambasciatori di speranza per chi si trova in situazioni simili''
Papa: ''Amore possessivo, ricchezza e potere conducono alla morte''Dalla Comunità di recupero dell'Università di Notre Dame di Sidney, Benedetto XVI parla di 'falsi dei' e propone ai giovani ''la via per scegliere la vita'', consistente nella ''adorazione dell'unico vero Dio''

Sydney, 18 lug. 2008(Adnkronos) - Troppo spesso la gente adora false divinità, l'amore possessivo, i beni materiali e il potere: sono queste le tre tentazioni che conducono alla morte. E' quanto ha affermato Benedetto XVI oggi a Sidney durante l'incontro con un gruppo di giovani, ospiti della Comunità di recupero dell'Università di Notre Dame di Sydney.Dopo aver richiamato le parole di Mosè (''ti ho posto davanti la vita e la morte''), Benedetto XVI ha affermato che ''a volte la gente adora 'altri dei' senza rendersene conto. I falsi dei, qualunque sia il nome, l'immagine o la forma che loro attribuiamo, sono quasi sempre collegati all'adorazione di tre realtà: i beni materiali, l'amore possessivo, il potere''. Per resistere a queste tre tentazioni, definite ''la via che conduce alla morte'', il Papa ha proposto ''la via per scegliere la vita'', consistente nella ''adorazione dell'unico vero Dio''. ''Un luminoso esempio di che cosa vuol dire allontanarsi dalla via della morte per incamminarsi sulla via della vita - ha spiegato il Santo Padre - lo troviamo in una pagina del Vangelo che, ne sono sicuro, tutti voi conoscete bene: la parabola del figliol prodigo''. Partendo dall'esempio di chi ''scialacquò la sua eredità in una vita di vizi e alla fine si trovò in uno stato di abietta povertà e di miseria'', Benedetto XVI ha sviluppato una catechesi sulla devianza giovanile. ''Molti di voi hanno sperimentato personalmente la vicenda attraverso la quale passò quel giovane - ha detto rivolgendosi agli ospiti della Comunità di recupero dell'Università di Notre Dame - forse avete compiuto scelte delle quali ora vi rammaricate''. ''La scelta di abusare di droghe o alcool - ha aggiunto - di entrare in attività criminali o autolesioniste poté allora apparire come una via di uscita da una situazione di difficoltà o confusione''. E ha poi proseguito: ''Voi adesso sapete che, invece di portare la vita, ha portato la morte. Prendo atto volentieri del coraggio dimostrato nello scegliere di ritornare sulla via della vita, proprio come il giovane della parabola. Avete accettato l'aiuto: dagli amici o dai familiari, dal personale del programma 'Alive', da quanti hanno grandemente a cuore il vostro benessere e la vostra felicità''. Benedetto XVI ha quindi esortato i giovani ospiti a divenire ''ambasciatori di speranza per quanti si trovano in situazioni simili'', sicuri dell'amore di Gesù che ''vi accoglie a braccia spalancate''.

mercoledì 16 luglio 2008

siete ottimisti o pessimisti sul futuro dell'Europa?

http://www.fattisentire.net/modules.php?name=News&file=article&sid=2960
ecco l'opinione del critico Joseph Pearce, ex Skinhead e militante di gruppi paramilitari, poi diventato cattolico fervente grazie alla letteratura cristiana:

È ottimista o pessimista sul futuro del rap­porto tra Europa e cristianesimo? «Il cristianesimo sopravvivrà di certo fino alla fine del mon­do, ma non sono sicuro se ciò avverrà an­che in Europa. Mi sembra che troppi euro­pei siano diventati narcisisticamente osses­sionati da se stessi. Pensano solo al proprio interesse e non sono aperti, ad esempio, al­la possibilità di avere bambini o dedicare la propria vita a Cristo. Una cultura simile non può sopravvivere fino a quando non faccia mea culpa e ritorni a Cristo e alla sua Chiesa. Una parte del problema riguarda poi l’Unione europea, uno smisurato mo­nolite di corruzione nepotistica che ha vol­tato le spalle al concetto cristiano d’Europa e ha abbracciato il laicismo fondamentali­sta come sua propria religione di Stato. La corruzione dell’Unione europea non è più sostenibile a lungo termine e nemmeno la cultura di morte che la nutre. L’Unione eu­ropea collasserà, imploderà in un ammas­so di nazionalismi bellicosi. Non so cosa ri­nascerà dalle ceneri dell’Ue, ma so che il cristianesimo sarà ancora parte del destino dell’Europa in quanto è da sempre una componente della sua eredità».

martedì 15 luglio 2008

GIOVANNI PAOLO II CI INVITA ALLA PUREZZA DI CUORE

<< Beati i puri di cuore,
perchè vedranno Dio>>
( Mt 5,8 )

La purezza di cuore , come ogni virtù, esige un quotidiano allenamento della volontà e una costante disciplina interiore. Richiede anzitutto l' assiduo ricordo a Dio nella preghiera. Le molteplici occupazioni e i ritmi accelerati della vita rendono talora difficile coltivare questa importante dimensione spirituale. Oggi si esaltano spesso il piacere, l' egoismo o addirittura l'immoralità, in nome di falsi ideali di libertà e di felicità. Bisogna riaffermare con chiarezza che la purezza del cuore e del corpo và difesa, perchè la castità " custodisce " l' amore autentico. Mentre auguro di trarre profitto dal riposo estivo per crescere spiritualmente, affido la gioventù a Maria, splendente di bellezza. Lei, aiuti tutti, specialmente gli adolescenti e i giovani a scoprire il valore e l'importanza della castità per costruire la civiltà dell'amore. [ Angelus, 6 Luglio 2003 ]

lunedì 14 luglio 2008

CHE BELLA COPPIA FORMANO 2 CREDENTI

Che bella coppia formano due credenti, che condividono la stessa speranza,lo stesso ideale, lo stesso modo di vivere,lo stesso atteggiamento di servizio!Ambedue fratelli e servi dello stesso Signore, senza la minima divisione nella carne e nello spirito,insieme pregano, insieme s'inginocchianoe insieme fanno digiuno, s'istruiscono l'un l'altro, si sostengono a vicenda.Stanno insieme nella Santa Assemblea,insieme alla mensa del Signore, insieme nella prova, nella persecuzione, nella gioia. Non c'è pericolo che nascondano qualcosa,che si evitino l'un l'altro, che l'uno all'altro siano di peso.Volentieri essi fanno visita ai malati ed assistono i bisognosi. Fanno elemosina senza mala voglia, partecipano al Sacrificio senza fretta, assolvono ogni giorno ai loro impegni, senza sosta. Ignorano i segni di croce furtivi, rendono grazie senza alcuna reticenza, si benedicono senza vergogna nella voce. Salmi ed inni essi recitano a voci alternate e fanno a gara a chi meglio canta le lodi al suo Dio. Vedendo e sentendo questo, Cristo gioiscee ai due sposi manda la Sua pace. Là dove sono i due, ivi è anche Cristo.

(Tertulliano alla moglie, II,(8-9)

VIDEO-MESSAGGIO DEL PAPA AI GIOVANI DELLA GMG 2008

Ecco il testo integrale del video-messaggio:

Per l’amato popolo dell’Australiae per i giovani pellegrini che prendono parte alla Giornata Mondiale della Gioventù 2008
"Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni" (At 1,8)


La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore Gesù Cristo sia con tutti voi! Fra pochi giorni inizierò la mia visita apostolica al vostro Paese, per celebrare la 23a Giornata Mondiale della Gioventù a Sydney. Guardo con grande attesa ai giorni che passerò con voi, specialmente alle occasioni di pregare e riflettere con giovani di tutte le parti del mondo.
Anzitutto, desidero esprimere il mio apprezzamento per tutti coloro che hanno offerto tanto del loro tempo, delle loro risorse e delle loro preghiere per rendere possibile questa celebrazione. Il Governo australiano e il Governo provinciale del New South Wales, gli organizzatori di tutti gli eventi, i membri della comunità degli operatori economici che si sono offerti come sponsor – tutti voi avete sostenuto generosamente questo evento, e a nome di tutti i giovani che prenderanno parte alla Giornata Mondiale della Gioventù io ve ne ringrazio sinceramente. Molti dei giovani hanno fatto grandi sacrifici per poter intraprendere il viaggio verso l’Australia, ed io prego che vengano largamente ricompensati. Le parrocchie, le scuole e le famiglie ospitanti sono state molto generose nell’accogliere questi giovani visitatori, anch’esse meritano la nostra gratitudine e il nostro apprezzamento.
"Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni" (At 1,8). Questo è il tema della 23a Giornata Mondiale della Gioventù. Quanto ha bisogno il nostro mondo di una nuova effusione dello Spirito Santo! Molti non hanno ancora ascoltato la Buona Novella di Gesù Cristo; molti altri, per diverse ragioni, non hanno riconosciuto in questa Buona Novella la verità salvatrice che sola può soddisfare le attese più profonde dei loro cuori. Il Salmista prega: "Quando mandi il tuo Spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra" (Sal 104, 30). E’ mia ferma convinzione che i giovani sono chiamati ad essere strumenti di questo rinnovamento, comunicando ai loro coetanei la gioia che hanno sperimentato nel conoscere e nel seguire Cristo, e condividendo con gli altri l’amore che lo Spirito riversa nei loro cuori, in modo che anch’essi siano colmi di speranza e di gratitudine per tutto il bene che hanno ricevuto da Dio, nostro Padre celeste.
Molti giovani oggi mancano di speranza. Rimangono perplessi di fronte alle domande che si presentano loro in modo sempre più incalzante in un mondo che li confonde, e sono spesso incerti verso dove rivolgersi per trovare risposte. Vedono la povertà e l’ingiustizia e desiderano trovare soluzioni. Sono sfidati dagli argomenti di coloro che negano l’esistenza di Dio e si domandano come rispondervi. Vedono i grandi danni recati all’ambiente naturale dall’avidità umana e lottano per trovare modi per vivere in maggiore armonia con la natura e con gli altri.
Dove possiamo cercare risposte? Lo Spirito ci orienta verso la via che conduce alla vita, all’amore e alla verità. Lo Spirito ci orienta verso Gesù Cristo. Vi è un detto attribuito a Sant’Agostino: "Se vuoi rimanere giovane, cerca Cristo". In lui troviamo le risposte che cerchiamo, troviamo le mete per le quali vale veramente la pena di vivere, troviamo la forza per continuare il cammino con cui far nascere un mondo migliore. I nostri cuori non trovano riposo finché non riposino nel Signore, come dice Sant’Agostino all’inizio delle "Confessioni", il famoso racconto della sua gioventù. La mia preghiera è che i cuori dei giovani che si riuniscono a Sydney per la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù trovino veramente riposo nel Signore e possano essere colmati di gioia e di fervore per diffondere la Buona Novella fra i loro amici, le loro famiglie e tutti coloro che incontrano.
Cari amici australiani, benché io potrò passare solo pochi giorni nel vostro Paese, e non potrò viaggiare al di fuori di Sydney, il mio cuore vi raggiunge tutti, compresi coloro che sono malati o in difficoltà di qualsiasi genere. A nome di tutti i giovani, vi ringrazio di nuovo per il vostro sostegno alla mia missione e vi chiedo di continuare a pregare soprattutto per loro. Concludo rinnovando il mio invito ai giovani di tutto il mondo di raggiungermi in Australia, la grande "terra meridionale dello Spirito Santo". Mi auguro di vedervi là! Dio vi benedica tutti.
Dal Vaticano, 4 luglio 2008

IL NO DELLA CHIESA CATTOLICA AL SACERDOZIO DELLE DONNE

DA ROMA GIANNI CARDINALE La decisione del Sinodo anglicano d’Inghilterra di dare il via libera alla nomina di « vescovi » donne ha avuto ampio risalto sui media. Sul perché la Chiesa cattolica ammette al sacerdozio solo uomini Avvenire ha posto alcune domande a monsignor Antonio Miralles, del clero dell’Opus Dei, professore ordinario di teologia sacramentaria alla Pontificia Università della Santa Croce. Spagnolo di Salamanca, ma da 47 anni a Roma, Miralles è consultore della Congregazione per il clero e, dal 1990, della Congregazione per la dottrina della fede.

Monsignor Miralles, perché la Chiesa cattolica non ammette le donne al sacerdozio? Quando nel 1975 l’arcivescovo di Canterbury, Donald Coggan, informò Paolo VI che gli anglicani erano sul punto di ammettere le donne al sacerdozio, cosa che poi fecero, papa Montini gli scrisse una lettera per spiegare che la Chiesa cattolica non si sentiva autorizzata a farlo perché era obbligata dalla scelta fatta da Gesù Cristo, il Signore, di scegliere i suoi apostoli solo tra gli uomini, e contestualmente chiese alla Congregazione per la dottrina della fede di elaborare un documento che desse ragione di questa posizione. Così nacque la dichiarazione Inter insigniores, pubblicata nel 1976. In essa si spiega più ampiamente la ragione data da Paolo VI. Nel maggio 1994 questa posizione è stata ribadita in modo definitivo con la Lettera apostolica di Giovanni Paolo II Ordinatio sacerdotalis.
Ma la scelta di Gesù, si obietta, non potrebbe essere determinata dal contesto storico, dalla mentalità dell’epoca? È una obiezione che non ha fondamento. Gesù ha dato dimostrazione di sentirsi libero dai condizionamenti della società in cui è nato. E lo ha dimostrato, ad esempio ma non solo, quando si oppose al costume della società ebraica del suo tempo, ma anche di quella greco- romana, che ammetteva il ripudio della moglie, il divorzio insomma. Gesù, che pure aveva tra i suoi seguaci più fedeli proprio delle donne, a cominciare dalla madre, la Beata Vergine Maria – ai piedi della Croce c’erano varie donne e un solo discepolo! – scelse deliberatamente e liberamente come apostoli solo degli uomini. E questa scelta non può che essere vincolante per quella che vuole essere la sua Chiesa.
Ma perché Gesù fece questa scelta? A questa domanda cercano di rispondere i teologi: è il loro mestiere. Ma tutte le spiegazioni che si possono dare a questa domanda sono sempre secondarie e accessorie, rispetto alla scelta compiuta da Gesù che la Chiesa deve seguire e non può cambiare a suo piacimento o in base alle voglie di settori più o meno ampi dell’opinione pubblica.
Ma l’escludere le donne dal sacerdozio non lede la loro dignità? La dignità delle donne nella Chiesa non dipende certo dall’accesso al sacerdozio. La storia della Chiesa, dalla Beata Vergine Maria alla moltitudine di beate e di sante, sta lì a dimostrarlo.

AI GIOVANI CATTOLICI

(Dal Bollettino delle Associazioni di Misericordia anno 1914)
Giovani carissimi che militate sotto il vessillo glorioso di Cristo e della Chiesa, vessillo che conosce la lotta e la battaglia, ma la sconfitta giammai; giovani avventurati che, tenendovi lontani da coloro che pervertiti dalle sette formano l'esercito nemico della Chiesa e del vero bene dei popoli, fate parte dell'esercito che combatte strenuamente per difendere le ragioni di Dio, della Chiesa e del popolo, Iddio benefica l'opera vostra e la renda feconda di quei frutti che da voi aspettano la Chiesa e la Società.Ricordatevi, o carissimi, che entrando a far parte di Associazioni che si dicono cattoliche e di carità, voi avete assunto il sacro dovere di offrirvi esemplari di virtù e di perfezione cristiana. La vostra professione di cattolici vi separa dalla turba dei giovani scostumati ed egoisti di cui là Società presente offre triste spettacolo.Voi non dovete somigliare costoro, ma dovete esser tali che chi vi guarda resti edificato dalla vostra condotta. In voi deve risplendere la modestia e la purità dei costumi.Lacrimevole e nauseante è lo spettacolo che offre la gioventù dei giorni nostri, immersa nella corruzione e nel pervertimento di ogni senso morale. Voi, o giovani cattolici, dovete tenervi lontani dal fango dei vizi, dovete pensare che siete più grandi e più nobili dell'animale bruto che nei piaceri del senso cerca la sua felicità; voi siete nati per cose più alte, e non dovete sfigurare ed avvilire nel fango pei vizi l'immagine che il Creatore in voi impresse di se stesso. Voi siete seguaci di Colui che disse: Beato i mondi di cuore! Ricordatevi che nella vostra tessera sta scritto: Preghiera, azione, sacrificio.Con la preghiera voi potrete ottenere le benedizione e gli aiuti del Cielo; con la preghiera potrete ottenere la forza di resistere al vizio e alle passioni e praticare la virtù; con la preghiera potrete rendere utile e feconda di ottimi frutti la vostra azione.Azione benefica a favore principalmente del popolo, azione che senza riguardo a forme politiche di governo, si esplica nell'adempimento dei precetti del Vangelo, che si riassumono nell'amare Dio sopra tutte le cose e il prossimo come noi stessi. La vostra azione sia tale da persuadere l'operaio, che l'unico suo amico è Cristo; Cristo, che, nell'osservanza della divina legge, gli promette prosperità e pace: Cristo che ha nobilitato e santificato il lavoro facendosi operaio egli stesso nell'officina di Nazaret, e che volle munito il diritto dell'operaio alla giusta mercede, con quella tremenda sanzione: « La mercede degli operai che hanno mietuto le vostre messi e ne furono da voi defraudati alza le grida, e il clamore di essi é penetrato nelle orecchie del Signore degli eserciti ! »Dite al povero che Cristo soltanto è quegli che veramente lo ama, essendo venuto dal cielo ad evangelizzarlo “Venni ad evangelizzare i poveri”, e dichiarare il povero un altro se stesso:« ogni volta che avete fatto qualche cosa per uno dei più piccoli di questi miei fratelli, l'avete fatta a me » ; Cristo che disse ai ricchi: “Ciò che per voi é superfluo datelo in elemosina e ai ricchi egoisti minacciò: E’ più facile che un canapo entri per la cruna di un ago che un di loro per la porta del Cielo ‑ « Guai a voi, o ricchi, perché avete ricevuto la vostra consolazione » ‑ e ai ricchi benefici promise che nel giorno della retribuzione dirà loro : « Venite, benedetti dal Padre mio, prendete possesso del regno preparato a voi fino dalla fondazione del mondo » ; Cristo che lasciò alla Chiesa come in retaggio il suo grande amore dei poveri, retaggio che la Chiesa ha fatto mirabilmente fruttificare in ogni tempo con innumerevoli istituzioni destinate a sovvenire agl'infelici di ogni sorta e cioè fino al punto di chiamare i beni donati a Lei dalla pietà dei fedeli « patrimonio dei poveri ».Adoperatevi di alleviare le sofferenze del povero, e adoperatevi con tutto l'impegno e specialmente con l’efficacia dell'esempio, a ravvivare in esso i sentimenti morali e religiosi, richiamandolo all'osservanza della legge Santa di Dio e alla pratica di quelle virtù che, mentre rendono testimonianza della cristiana professione, contribuiscono potentemente a mitigare le asprezze della vita e mantenere in pace la Società. E il povero si persuada che certi riformatori della convivenza sociale mentiscono quando dicono di amarlo e di volerlo mettere a parte dei beni e godimenti terreni. Essi hanno perduto la fede, e insieme con essa la carità; perciò sono incapaci di amare; ciò che li muove non è il desiderio di sollevare gl'indigenti, ma l’odio a Cristo e alla sua Chiesa, che son di ostacolo al compimento dei loro disegni; vogliono servirsi dei poveri come di gradino per salire più alto.

mercoledì 9 luglio 2008

SU ALI D'AQUILA (SALMO 90)

1. Tu che abiti al riparo del Signore e che dimori alla Sua ombra di al Signore : "Mio rifugio, mia roccia in cui confido".

Rit. E ti rialzerà, ti solleverà su ali d’aquila, ti reggerà sulla brezza dell’alba ti farà brillar come il sole, così nelle sue mani vivrai.

2. Dal laccio del cacciatore ti libererà e dalla carestia che distrugge. Poi ti coprirà con le sue ali e rifugio troverai. Rit.

3. Non devi temere i terrori della notte né freccia che vola di giorno mille cadranno al tuo fianco, ma nulla ti colpirà. Rit.

4. Perché ai Suoi angeli ha dato un comando di preservarti in tutte le tue vie ti porteranno sulle loro mani contro la pietra non inciamperai. Rit.

"E ti rialzerò, ti solleverò su ali d’aquila, ti reggerò sulla brezza dell’alba ti farò brillar come il sole, così nelle mie mani vivrai"

lunedì 7 luglio 2008

CHIARA "LUCE" DIVENTA VENERABILE

Anche i giovani di oggi camminano sulla via della santità.

Oggi, 03 luglio 2008, con l'approvazione di Benedetto XVI la Serva di Dio Chiara “Luce” Badano viene proclamata Venerabile.
Cioè ha vissuto in grado eroico le virtù cristiane con un comportamento quotidiano virtuoso che supera il modo normale di agire delle stesse persone impegnate nella vita cristiana, e con una costanza determinata e fiduciosa nell'abbandono alla volontà di Dio.
La Chiesa ci stimola all'imitazione di tale modello; ci invita a un dialogo fraterno con lei e a invocare, nella preghiera, la sua intercessione presso il Signore.
È bene far conoscere la testimonianza di Chiara per l'aiuto che il suo esempio può offrire a persone di ogni età e condizione in una società sempre più secolarizzata.
La sua testimonianza conferma che il Vangelo può essere praticato anche dai giovani di oggi.
Mons. Livio Maritano

per leggere la biografia di Chiara Luce andate al link:http://www.chiaralucebadano.it/

domenica 6 luglio 2008

alcuni stralci dalla testimonianza mistica di Gloria Polo

E’ la storia incredibile di una donna portata a visitare Paradiso, inferno e Purgatorio e della sua “fulminante” conversione, avvenuta fra l'altro nei nostri tempi e forte almeno come quella di San Paolo… la protagonista ha un dialogo con Gesù che le mette davanti agli occhi tutti i dieci Comandamenti che lei ha trasgredito molto gravemente e le mostra come lei fosse un’ipocrita assoluta… direi un demonio incarnato. E’ una storia molto interessante e costruttiva… Qua sotto riporto alcuni stralci; per leggere il documento integrale, andare qui:
http://www.radiomaria.it/documenti/dwnl.php?id=1004

I demoni esistono eccome, e venivano a cercare proprio me! Venivano a presentarmi il conto, per così dire, poiché avevo accettato le loro offerte di peccato! E queste offerte non sono gratis! Si pagano!! I miei peccati avevano le loro conseguenze……il peccato non è gratuito… la principale menzogna del demonio è quella di dire che non esiste: questa è la sua migliore strategia per poter lavorare a piacere con noi.

Udii una Voce, così dolce, ma così dolce… Così bella, che riempì tutto di pace e d’amore, e fece sussultare la mia anima. Quelle orribili creature che mi stavano appiccicate, all’udirla, si prostrarono immediatamente in adorazione, e chiesero licenza di ritirarsi, perché non resistevano alla dolcezza di quella Voce: allora si aprì qualcosa, come una bocca verso il basso, ed essi fuggirono impauriti. Immaginatevi! Quando vedo quegli esseri, quei demoni orripilanti, prostrati lì… Al solo udire la Voce del Signore, (nonostante l’orgoglio di satana, per cui sentono la cosa come molto spiacevole), si buttarono in ginocchio! …vidi la Vergine Santissima prostrata, quando il sacerdote elevò Nostro Signore nell’Ostia, durante la Messa che veniva celebrata... La Vergine Maria intercedeva per me! Prostrata ai piedi di Nostro Signore, raccoglieva tutte le preghiere che il popolo della mia terra faceva per me, e le Gliele consegnava. Sapete, al momento dell’elevazione, quando il sacerdote alza l’Ostia, la presenza di Gesù si sente, tutti si prostrano in ginocchio, perfino i demoni! ...E io, che andavo a Messa senza un minimo di rispetto, senza dare alcuna attenzione, con la gomma da masticare in bocca, a volte sonnecchiando, guardando da una parte, persa in mille pensieri banali…! E poi avevo anche la faccia tosta di lamentarmi, piena di superbia, che Dio non mi ascoltava quando Gli chiedevo qualcosa! Credetemi, era sconvolgente vedere come, al passare di Nostro Signore, tutte quelle creature, tutti quegli esseri spaventosi, si gettavano per terra, in un’adorazione impressionante.…

Quando un sacerdote cade, sarà la comunità a rispondere della sua santità.

Sapete, quando qualcuno ha delle relazioni fuori dal matrimonio, immediatamente gli spiriti maligni si attaccano a tutte le parti della persona; cominciano dai suoi organi sessuali, s’impossessano della carne, degli ormoni; occupano il cervello, prendono l’ipofisi e tutta la parte neurologica dell’organismo della persona, e cominciano a produrre una quantità di ormoni che portano agli istinti più bassi. Trasformano un figlio di Dio in uno schiavo della carne, dei propri istinti, del suo appetito sessuale……Il demonio lo spinge verso il basso facendolo peccare, ma io lo spingo in alto con il Rosario...Dio ci mostra, nell’aldilà, la conseguenza dei nostri peccati, del male che abbiamo fatto al prossimo. Perfino di uno sguardo cattivo, di una brutta parola… Se vedeste com’è terribile! E come piangiamo, là, tutti questi errori! Immaginate l’astuzia del demonio, che nega se stesso! Ci fa credere che non esiste, per poter agire indisturbato!

Sappiate dunque che, quando ci rivolgiamo alla magia, non importa per fare cosa, la bestia c’imprime il suo sigillo.Quando andiamo a confessarci, dobbiamo sempre, sempre, chiedere allo Spirito Santo che c’illumini e mandi la Sua santa Luce sulle tenebre della nostra mente: perché una cosa che fa il maligno, è oscurare la nostra mente, affinché pensiamo che nulla è peccato, che tutto è bene.

Ma sapete perché il maligno fa questo? Perché porta le persone a questo [ad abortire]? Perché, fra le altre ragioni, ha bisogno di sacrifici umani! Infatti, ad ogni aborto provocato, satana acquista sempre più potere… Quando lo uccidono, il bimbo grida tanto, che tutto il Cielo trema! …Ogni volta che il sangue di un bimbo viene sparso, è un olocausto a satana, che acquista così ancora più potere. E quest’anima grida.Quando andavo a Messa, non prestavo attenzione a ciò che diceva il sacerdote. Nemmeno ascoltavo, e se mi avessero chiesto quale brano del Vangelo era stato letto, non avrei saputo rispondere. Dovete infatti sapere che i demoni sono presenti perfino nella Messa, per distrarci, per farci addormentare, per impedirci di ascoltare.Quanti bambini avrò ucciso? ...Ecco il motivo per cui vivevo così depressa! Perché il mio grembo, anziché essere fonte di vita, si era trasformato in un cimitero, in un “mattatoio” di bambini!Adesso comprendo per quale ragione vivevo in continua amarezza, depressa, sempre di malumore, maleducata, con brutti modi di fare, con una cattiva faccia, frustrata con tutto e con tutti. Per forza! Mi ero trasformata, senza saperlo, in una macchina per ammazzare bambini, e per questo sprofondavo sempre più nell’abissoIl demonio comanda dal fondo dell’abisso, perché stiamo spargendo sangue innocente! Un bambino è come un agnello innocente e senza macchia… E Chi è l’Agnello senza macchia? E’ Gesù! In quel momento, il bambino è ad immagine e somiglianza di Gesù!

Il Signore mi disse: “Gli indifferenti sono i tiepidi, e Io li vomito! Un indifferente non entrerà mai in Cielo! L’indifferente è colui che passa nel mondo e niente gli importa, niente lo riguarda, se non la sua casa e i suoi interessi! La tua morte spirituale cominciò quando smettesti d’interessarti di quello che accadeva ai tuoi fratelli. Quando pensavi solo a te e al tuo benessere!”.Quando ci sentiamo “santi”, è allora che ci condanniamo