domenica 8 febbraio 2009

UNO CHE SI E' RISVEGLIATO: SALVATORE CRISAFULLI


Il ritorno alla vita di Salvatore
"L'irrersibilità non esiste!"

Questa storia inizia dal suo finale, che è un lieto finale. E' una storia fatta di coraggio e di speranza, di tenacia e di forza di volontà. E' la storia di come Salvatore Crisafulli sia riuscito a convincere parenti, amici e medici di essere tornato alla vita.E' l'11 settembre 2003 quando Salvatore si schianta con la sua vespa contro un furgone. Dopo un coma durato cinque mesi, si risveglia, ma si ritrova prigioniero del suo corpo. Salvatore vede, capisce quello che succede intorno a lui ma non può muovere gambe, braccia, non riesce a parlare. E ci prova, con la disperazione che solo il pianto può dare, a farsi capire, ma niente. I medici troncano ogni speranza, per loro Salvatore è un vegetale, i movimenti delle sue palpebre solo casuali. Il paziente, insomma, non sembra cosciente. Ma non è così.
"Con gli occhi sbarrati" è il racconto appassionato dell'assurdo limbo in cui il 41enne siciliano è vissuto per oltre un anno. Crisafulli non riesce ancora a parlare, ma comunica grazie a un computer, e proprio grazie alla tecnologia l'autrice del libro Tamara Ferrari è riuscita a raccogliere la sua straordinaria testimonianza. Un risveglio, quello di Crisafulli, che viaggia su due piani paralleli. Quello personale, in cui prende via via coscienza di ciò che gli è accaduto, capisce e lentamente assapora il suo ritorno alla vita, e quello esterno, in cui Salvatore cerca di convincere chi gli sta intorno di essere ancora vivo, del suo dramma di trovarsi prigioniero in un corpo che non gli risponde.In questo suo lento riappropriarsi dell'esistenza, fondamentale è stato il ruolo dei familiari, che non hanno mai perso la speranza del risveglio. Per mesi la madre e i fratelli, che per stargli vicino nel frattempo avevano perso anche il lavoro, lo hanno portato di ospedale in ospedale, in Italia e all'estero, attendendo con fiducia che qualcuno credesse nei suoi segni di vita. A Pietro, uno dei suoi fratelli, ha deciso di credere anche questo giornale, che per primo ha accolto l'appello per sensibilizzare l'opinione pubblica su quello che, per semplificare, fu definito il "Terri Schiavo" italiano. E sempre questo giornale fu il primo ad annunciare, con soddisfazione, nel luglio del 2005, che finalmente anche i medici si erano accorti che Salvatore era vivo.Ora Crisafulli sta lentamente cercando di tornare alla normalità. I tempi sono lunghi, ma il coraggio che ha accompagnato lui e la sua famiglia in questi mesi non è certo venuto meno adesso. Questo libro, oltre che essere il racconto di un'esperienza, e quindi un punto d'arrivo, vuole rappresentare anche un incoraggiamento per chi vive come ha vissuto Salvatore Crisafulli. E' nato un sito, che raccoglie informazioni e testimonianze, si spera di creare una fondazione per aiutare chi ha bisogno di cure. "Vorrei che quello che è successo a me non accadesse più a nessuno", dice Salvatore. Domenico Catagnano


Tamara Ferrari e Pietro Crisafulli

Con gli occhi sbarrati - L'Airone editrice




In tanti vorremmo vedere Eluana Englaro, per farci un'idea, ma il padre si rifiuta perche? rispetto della Privacy? Non crediamo proprio. Noi invece con questo video siamo in grado di mostrarvi due "Eluane" che da oltre 15 anni si trovano sulle spalle una "sentenza di irreversibilità", ma vengono accudite in casa, con tanto affetto ed immenso amore, scoprirete alla fine che non esiste l'irreversibilità dello stato vegetativo.
Ecco il video



Nessun commento: