venerdì 6 febbraio 2009

NAPOLITANO COME PONZIO PILATO






6 febbraio, ore 15:47 (agenzia Adnkronos)
Il Governo approva il decreto Salva-Eluana:

Udine, 6 feb. - (Adnkronos) - Dopo un lungo confronto tra i ministri, il Cdm ha varato un decreto legge sul caso Englaro. Il provvedimento adottato dall'esecutivo impedisce la sospensione dell'idratazione della nutrizione artificiale di Eluana Englaro fino a che non verrà approvata una legge sul testamento biologico. "Non mi volevo sentire responsabile di un'omissione di soccorso per una persona in pericolo di vita. Eluana è una persona viva. Il governo ha ritenuto che c'erano i motivi di necessità e di urgenza per adottare un decreto". A sottolinearlo e' stato il premier Silvio Berlusconi in una conferenza stampa a palazzo Chigi parlando del caso Englaro.In mattinata il Quirinale aveva detto no all'ipotesi di un decreto legge in materia scrivendo una lettera informale al Consiglio dei ministri.Nella lettera, riferiscono fonti ministeriali, Giorgio Napolitano spiegava le sue perplessità circa l'opportunità di ricorrere ad un provvedimento d'urgenza che impedisca la sospensione dell'idrazione e della nutrizione artificiale per la donna, come sancito dal decreto della Corte di Appello di Milano.


2009-02-06 16:37 (ansa.it) Napolitano: "Non firmo"

ROMA - "Io non posso nell'esercizio delle mie funzioni, farmi guidare da altro che un esame obiettivo della rispondenza o meno di un provvedimento legislativo di urgenza alle condizioni specifiche prescritte dalla Costituzione e ai principi da essa sanciti" scrive il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella lettera inviata al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e resa nota dal Quirinale, commentando la decisione di non firmare il decreto sul caso Eluana. Il presidente della Repubblica "ha preso atto con rammarico della deliberazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto-legge relativo al caso Englaro. Avendo verificato che il testo approvato non supera le obiezioni di incostituzionalità da lui tempestivamente rappresentate e motivate, il Presidente ritiene di non poter procedere alla emanazione del decreto", si legge nella nota della Presidenza della Repubblica.



"Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare" (Mt 25,35)

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