sabato 25 aprile 2009

LA CROCE SULLE SPALLE, CON UN SORRISO SULLE LABBRA, CON UNA LUCE NELL'ANIMA


Quanto più sarai di Cristo, più grazia avrai per la tua efficacia sulla terra e per la felicità eterna.

Ma devi deciderti a seguire la via della dedizione: la Croce sulle tue spalle, con un sorriso sulle labbra, con una luce nell'anima.

Senti dentro di te: “Come pesa il giogo che hai assunto liberamente!”... E la voce del diavolo; il fardello... della tua superbia.

Chiedi umiltà al Signore, e anche tu capirai quelle parole di Gesù: Iugurn enim meum suave est, et onus meurn leve (Mt 11, 30), che mi piace tradurre liberamente così: il mio, giogo è la libertà, il mio giogo è l'amore, il mio giogo è l'unità, il mio giogo è la vita, il mio giogo è l'efficacia.

Nell'ambiente oggi c'è una specie di paura della Croce, della Croce del Signore. Il fatto è che hanno incominciato a chiamare croci tutte le cose sgradevoli che accadono nella vita, e non sanno sopportarle con senso di figli di Dio, con visione soprannaturale. Tolgono persino le croci piantate dai nostri avi lungo le strade!

Nella Passione, la Croce ha cessato di essere simbolo di castigo, per divenire segno di vittoria. La Croce è l'emblema del Redentore: in quo est salus, vita et resurrectio nostra: lì è la nostra salvezza, la nostra vita, la nostra risurrezione.

Josemaria Escrivà

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