mercoledì 24 giugno 2009

TESORO IN VASI DI CRETA


Carissimi fratellini e carissime sorelline, ho letto i vostri commenti all’ultimo post che ho scritto. Tra molte meravigliose parole ho sentito anche molta perplessità sul fatto che sia mai possibile realizzare quanto scrivo. Sinceramente resto un po' esterrefatto perchè come un bimbo che si fida del papà per me è scontato credere che se Gesù ci chiede qualcosa sicuramente non ci chiede qualcosa di impossibile! Se ci chiede di essere santi e perfetti come il Padre Celeste, significa che una via per esserlo esiste! Infatti Lui stesso si è fatto Via per noi!!! Il Vangelo è la sintesi delle sintesi per sapere come vivere l'arte di amare e realizzare in modo autentico e pieno un'esistenza non solo sulla terra, ma anche per l'eternità!
Capisco che le cadute possano farci paura e soprattutto scoraggiarci… ma Gesù sa bene chi siamo. Dio, che ci ha creato sa quanti limiti abbiamo e non guarda alle opere in sé, ma al cuore. Basti pensare a tutte le parabole della Misericordia o ai brani dove a chi a Lui torna in umiltà come il pubblicano al tempio, o come il figlio prodigo che torna, corre incontro e fa festa “più che per novantanove giusti!” Il punto chiave è un altro… Se puntiamo sulle nostre forze, allora la caduta è assicurata. Se non preghiamo più, allora prepariamoci alla frana. Se ci chiudiamo nell’egoismo, allora raccoglieremo il frutto della solitudine e dell’insoddisfazione. Il segreto è nel vivere il Vangelo a tal punto da essere Vangelo che vive! Il segreto è nel permettere a Gesù in noi, giorno dopo giorno, di dilatare la sua presenza a tal punto da poter dire come san Paolo: “Non sono più io che vivo ma Cristo che vive in me!” (Gal 2,20). Il Gesù bambino nel nostro cuore va amato, coltivato, custodito, cresciuto, coccolato… come nelle fasi di un bimbo che necessita di protezione e cura. Maria e Giuseppe in questo ci possono essere da guida e maestri. E non conta se essere sacerdoti o madri di famiglia, se suore o immersi nel mondo! Conta piano piano perdersi nel Suo Amore e permettergli di dimorare in noi cosicché sia Lui in noi a vivere, a parlare, ad agire, ad Amare! Allora “saremo santi perché Lui è santo” in noi! Sempre san Paolo dice bene che “abbiamo un tesoro in vasi di creta”. La creta siamo noi. Se cadiamo, rialziamoci il prima possibile e diciamoglielo: “Gesù, scusami… ma tu sai che sono creta. Scusami, ho puntato su di me, ho trascurato la preghiera dialogo del cuore con te, ho abbassato lo sguardo a terra… ma riprendi dimora in me e sia stabile per sempre!” Allora la creta nella Confessione tornerà ad essere vaso rinnovato e Lui il tesoro che conterrà! Che mistero grande il tuo Amore Gesù!
Non abbattiamoci e corriamo insieme verso la meta! Come il ferro immerso nel fuoco ne prende le proprietà diventando con esso uno cosa sola, incandescente e capace delle stesse sue proprietà, così noi se immergiamo il cuore in Dio ogni giorno di più. La nostra vita è come un canale che può arrivare in diversi punti e che comunque avrà uno sbocco finale, se in questo canale gli argini con prudenza resteranno compatti grazie alla virtù dell’umiltà, il fiume di Dio potrà scorrere in esso e dar senso all’esistenza stessa nostra, ma questo fiume dev’essere fatto di preghiera e amore.

DON DAVIDE BANZATO
dal sito "egioiasia"

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