mercoledì 16 luglio 2008

siete ottimisti o pessimisti sul futuro dell'Europa?

http://www.fattisentire.net/modules.php?name=News&file=article&sid=2960
ecco l'opinione del critico Joseph Pearce, ex Skinhead e militante di gruppi paramilitari, poi diventato cattolico fervente grazie alla letteratura cristiana:

È ottimista o pessimista sul futuro del rap­porto tra Europa e cristianesimo? «Il cristianesimo sopravvivrà di certo fino alla fine del mon­do, ma non sono sicuro se ciò avverrà an­che in Europa. Mi sembra che troppi euro­pei siano diventati narcisisticamente osses­sionati da se stessi. Pensano solo al proprio interesse e non sono aperti, ad esempio, al­la possibilità di avere bambini o dedicare la propria vita a Cristo. Una cultura simile non può sopravvivere fino a quando non faccia mea culpa e ritorni a Cristo e alla sua Chiesa. Una parte del problema riguarda poi l’Unione europea, uno smisurato mo­nolite di corruzione nepotistica che ha vol­tato le spalle al concetto cristiano d’Europa e ha abbracciato il laicismo fondamentali­sta come sua propria religione di Stato. La corruzione dell’Unione europea non è più sostenibile a lungo termine e nemmeno la cultura di morte che la nutre. L’Unione eu­ropea collasserà, imploderà in un ammas­so di nazionalismi bellicosi. Non so cosa ri­nascerà dalle ceneri dell’Ue, ma so che il cristianesimo sarà ancora parte del destino dell’Europa in quanto è da sempre una componente della sua eredità».

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mette i brividi, ma penso che sappia quello che dice, anche io ne sono convinta, è sempre più lampante che l'Unione Europea sta andando verso il disastro...per fortuna la nostra Mamma veglia su di noi e ci aiuterà in qualche modo.
Un abbraccio!

Saulo ha detto...

Ciao Desi.
E' vero, ad una prima lettura potrebbe sembrare una previsione catastrofica, ma se riflettiamo su quello che sta avvenendo in Europa da tanti punti di vista la situazione sta diventando grave: si sta assistendo ad un impoverimento generale, non solo dal punto di vista economico, ma sopratutto dal punto di vista morale ed etico (diffusione dell'aborto, aumento dei divorzi, ateismo e laicismo spesso insegnati nelle scuole, eutanasia, consumo di alcol e droghe da parte dei giovani).
Ma il compito di noi cristiani di fronte a situazioni difficili come questa resta comunque quello di coltivare la speranza, con la certezza che il male non prevarra'.
Ciao

Anonimo ha detto...

Sono assolutamente d'accordo con te, affidandoci a Dio potremo farLo conoscere a molti e potremo restare uniti!