lunedì 14 luglio 2008

IL NO DELLA CHIESA CATTOLICA AL SACERDOZIO DELLE DONNE

DA ROMA GIANNI CARDINALE La decisione del Sinodo anglicano d’Inghilterra di dare il via libera alla nomina di « vescovi » donne ha avuto ampio risalto sui media. Sul perché la Chiesa cattolica ammette al sacerdozio solo uomini Avvenire ha posto alcune domande a monsignor Antonio Miralles, del clero dell’Opus Dei, professore ordinario di teologia sacramentaria alla Pontificia Università della Santa Croce. Spagnolo di Salamanca, ma da 47 anni a Roma, Miralles è consultore della Congregazione per il clero e, dal 1990, della Congregazione per la dottrina della fede.

Monsignor Miralles, perché la Chiesa cattolica non ammette le donne al sacerdozio? Quando nel 1975 l’arcivescovo di Canterbury, Donald Coggan, informò Paolo VI che gli anglicani erano sul punto di ammettere le donne al sacerdozio, cosa che poi fecero, papa Montini gli scrisse una lettera per spiegare che la Chiesa cattolica non si sentiva autorizzata a farlo perché era obbligata dalla scelta fatta da Gesù Cristo, il Signore, di scegliere i suoi apostoli solo tra gli uomini, e contestualmente chiese alla Congregazione per la dottrina della fede di elaborare un documento che desse ragione di questa posizione. Così nacque la dichiarazione Inter insigniores, pubblicata nel 1976. In essa si spiega più ampiamente la ragione data da Paolo VI. Nel maggio 1994 questa posizione è stata ribadita in modo definitivo con la Lettera apostolica di Giovanni Paolo II Ordinatio sacerdotalis.
Ma la scelta di Gesù, si obietta, non potrebbe essere determinata dal contesto storico, dalla mentalità dell’epoca? È una obiezione che non ha fondamento. Gesù ha dato dimostrazione di sentirsi libero dai condizionamenti della società in cui è nato. E lo ha dimostrato, ad esempio ma non solo, quando si oppose al costume della società ebraica del suo tempo, ma anche di quella greco- romana, che ammetteva il ripudio della moglie, il divorzio insomma. Gesù, che pure aveva tra i suoi seguaci più fedeli proprio delle donne, a cominciare dalla madre, la Beata Vergine Maria – ai piedi della Croce c’erano varie donne e un solo discepolo! – scelse deliberatamente e liberamente come apostoli solo degli uomini. E questa scelta non può che essere vincolante per quella che vuole essere la sua Chiesa.
Ma perché Gesù fece questa scelta? A questa domanda cercano di rispondere i teologi: è il loro mestiere. Ma tutte le spiegazioni che si possono dare a questa domanda sono sempre secondarie e accessorie, rispetto alla scelta compiuta da Gesù che la Chiesa deve seguire e non può cambiare a suo piacimento o in base alle voglie di settori più o meno ampi dell’opinione pubblica.
Ma l’escludere le donne dal sacerdozio non lede la loro dignità? La dignità delle donne nella Chiesa non dipende certo dall’accesso al sacerdozio. La storia della Chiesa, dalla Beata Vergine Maria alla moltitudine di beate e di sante, sta lì a dimostrarlo.

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