sabato 28 giugno 2008

I 10 PASSI CHE POSSONO CAMBIARE LA VITA

1. Vivete nel momento presente
È stato riscontrato che l’80 per cento dei pensieri quotidiani sono occupati da eventi passati o da speranze future, con grande spreco di energie.

2. Soffermatevi sui piccoli dettagli
L’ansia aumenta quando si segue un tipo di logica perverso che impone di correre, prevedere e provvedere. A volte è più utile fermarsi per contemplare anche piccoli dettagli del quotidiano: il giglio della campagna, il volo di un uccellino, lo sguardo limpido di un bimbo.

3. Agite in modo deliberato
Ogni giorno l’individuo riceve stimoli da situazioni esterne e dagli altri. Agire in modo deliberato significa riscoprire una profonda pace interiore che permette di lavorare senza ansia e con la certezza che la vita è ancora qualcosa di più che il semplice scorrere dell’esistenza.

4. Sviluppate la fiducia
L’atteggiamento fiducioso verso la vita protegge gli individui, ma soprattutto gli adolescenti, dal fare scelte errate, come la dipendenza da stupefacenti o da bevande alcoliche. Gli studenti che hanno una sana autostima hanno maggiori profitti a scuola.

5. Prendetevi delle pause
I ritmi imposti dalla società occidentale sono rapidi e veloci, periodicamente è utile prendere le distanze dalle proprie attività per ricaricarsi, prendersi qualche pausa e trovare nuovi stimoli per continuare la corsa.

6. Allontanatevi dalle dipendenze
La dipendenza spesso implica un atteggiamento di delega. L’alcolista delega alla bevanda la soluzione dei problemi. Ma anche la dipendenza dal pensiero degli altri è pericolosa. Prendersi invece piena responsabilità delle proprie azioni offre gioie più grandi.

7. Riscoprite il valore di un sorriso
Nella società del profitto, chi ama se stesso scopre il valore del dono. Si può donare un sorriso, una parola di incoraggiamento non per diventare dei professionisti delle «opere buone», ma per cogliere delle occasioni per diffondere azioni positive che danno speranza.

8. Sviluppate l’autocontrollo
Significa scegliere quello che è bene per il benessere globale personale e degli altri, scartando tutte quelle occasioni che, pur tentandoci, possono portarci a non rispettare le leggi naturali.

9. Amate senza condizioni
Non si ama l’altro perché l’altro è bello, ricco, intelligente, ma si ama. E basta. L’amore incondizionato è molto di più che una semplice emozione, è un principio che rende solidi e duraturi i rapporti.

10. Meditate
La vita possiede anche elementi misteriosi che trascendono l’individuo. L’occidente sta riscoprendo il senso della spiritualità come occasione di benessere; e l’esempio di Gesù di Nazaret che, nei vangeli, presenta un rapporto con Dio e gli altri originale e rivoluzionario.

di Giuseppe Marrazzo

DONNA, DOVE STAI ANDANDO?

DONNA, dove stai andando? di Patrizia Stella

Non passa giorno senza che vengano segnalati episodi di violenza o di stupro nei confronti delle donne, spesso accompagnati da commenti di biasimo e indignazione dei mass media i quali raggirano l’ostacolo senza mai volerlo affrontare fino in fondo, denunciando addirittura la famiglia come prima causa di tanta violenza.
“Quanta ipocrisia e falsità!”. I mass media che impongono alla donna una moda perversa come segno di emancipazione spingendola a esporre con disinvoltura le parti intime del corpo non solo in spiaggia e alla televisione, ma ovunque; questi mezzi di pubblicità corrotti che usano abilmente la donna per corrompere l’uomo portando all’esasperazione la sua capacità di autocontrollo, sono poi gli stessi che, con una ipocrisia incredibile, osano farsi paladini delle povere donne sole, indifese e perseguitate denunciando con indignazione casi di stupro commessi nei loro confronti.
Povera donna, come ti stanno strumentalizzando! E tu ci caschi come una pera matura, e ti mostri davvero nuda, provocante, vuota di cervello e piena solo di ciccia o di povere ossa rivestite di cascame di pelle. Credi davvero che, così facendo, gli uomini si fermino estasiati a contemplare la tua bellezza senza minimamente essere sfiorati dal pensiero di allungare la mano o qualcos’altro?
Povera donna, stupida e ingenua, quando non smaliziata, spudorata e perversa! A onor del vero, sei tu che fai violenza sull’uomo presentandoti seminuda sul lavoro, a scuola o all’università e arrivando perfino a denunciarlo se per caso gli capita di sfiorarti! Cosa credi di ottenere da tanta trasgressione? Forse il successo, la carriera, il nuovo amante di turno ricco e belloccio che si prostra ai tuoi piedi? Questa moda non fa altro che sfasciare la tua persona e la tua famiglia, quella stessa famiglia che non si può più chiamare tale perché non è più composta da un vero padre e da una vera madre, ma dal secondo o terzo compagno, e dalla terza o quarta compagna, quando non sono tutti uniti “appassionatamente” in una grande ammucchiata di carne senza cuore né cervello.
Povera donna, ti stupisci allora che il tuo compagno, secondo o terzo, violenti tua figlia adolescente avuta dal tuo vero marito che tu hai ripudiato? Il tuo compagno non è suo padre e neppure tuo marito, e la tua non è neppure una vera famiglia, allora assumiti anche le conseguenze di questa scelta che si ritorce contro di te come un boomerang.
Donna, ritrova te stessa, la tua dignità, la tua bellezza esterna e interna, la tua capacità di amare con fedeltà fino al sacrificio, la tua vera eleganza femminile, non quella che attira i genitali dell’uomo, ma quella che attrae il suo cuore, il suo sentimento, il suo desiderio di vero amore che è fatto di attesa, di rispetto, di batticuore, di canzoni d’amore sotto la finestra della tua casa, di carezze che fanno arrossire ma che non varcano la soglia intima del tuo corpo, fino al giorno in cui, pronunciando davanti a Dio e agli uomini, il tuo “SI’”, sarai tutta sua, e lui sarà tutto tuo, per sempre. Solo allora potrai dire di conoscere la gioia dell’amore, quello vero che non tradisce.
Prima di allora, difenditi!, sii gelosa del tuo corpo e dei tuoi sentimenti, non ti concedere facilmente e, in casi estremi, tira fuori l’arma vincente: quella della fuga, mentre invochi il tuo Angelo Custode che ti protegga e ti difenda da chi non ha capito nulla della tua grandissima dignità.

venerdì 27 giugno 2008

NECESSITà DELLA PREGHIERA

"Vegliate e pregate in ogni momento" (Luca 21,36)
"Pregate sempre, senza stancarvi mai" (Luca 18,1)
"Pregate per non entrare in tentazione" (Luca 22,40)
"...Pregate incessantemente..." (San Paolo - Tess. 5,16)
"Tutto quello che chiederete con fede nella preghiera lo otterrete" (Matteo 21,22)
"Chi prega si salva, chi non prega si danna"
(S. Alfonso Maria de Liguori)
“Tutto il bene che c'è in me viene dalla preghiera"
(S. Teresa)
"E' pregando che si impara a pregare""Pregate il Santo Rosario ogni giorno"
(Fatima, Medjugorje)

giovedì 26 giugno 2008

PER CHI E' DEPRESSO o STANCO o SCORAGGIATO

Un giorno la Madonna ci ha detto una bella cosa. Satana tante volte approfitta di una persona che si sente indegna, che si sente depressa, che ha vergogna di Dio: questo è proprio il momento in cui Satana approfitta per distoglierci da Dio. La Madonna ci ha detto di avere questa idea fissa: Dio è vostro Padre e non importa come tu sei. Non lasciate nemmeno un momento di dolezza a Satana, a lui già gli basta per non farti incontrare col Signore. Mai lasciate Dio perchà Satana è troppo forte. Per esempio se hai commesso un peccato, se hai litigato con qualcuno, non rimanere solo, ma chiama subito Dio, chiedigli perdono e vai avanti. Dopo un peccato ci mettiamo a pensare e dubitare che Dio non possa perdonare... Non così.... noi misuriamo sempre Dio dalla nostra colpa. Diciamo: se i1 peccato è piccolo Dio mi perdona subito, se il peccato è grave Gli occorre tempo ... A voi servono due minuti per riconoscere di aver peccato; ma al Signore non occorre tempo per perdonare, il Signore perdona subito e voi dovete essere pronti per chiedere e accettare il Suo perdono e non lasciate che Satana approfitti di questi momenti di sbandanento, di deserto. Chiamatelo come siete, andate avanti subito; davanti a Dio non dovete presentarvi belli e preparati; no, ma andate a Dio come siete così che Dio possa rientrare subito nella vostra vita anche nei momenti in cui si è più peccatori. Proprio quando ti sembra che il Signorere ti ha lasciato è quello il momento di tornare, presentandoti così come sei.
Marija Dugandzic (una dei veggenti di Medjugorje)

PADRE PIO: SIATE COSTANTI E PERSEVERANTI

Nel diario di Cleonice Morcaldi, la figlia spirituale prediletta di Padre Pio, le riflessioni che accompagnano l'ultima estate del frate stigmatizzato: "E passavano i giorni, le sofferenze e l'impotenza aumentavano nella vittima sempre più amabile e paziente, che amava star sola in quell'angolo in cui non vedeva né cielo, né terra, con l'arma sempre in mano. Ai confratelli continuava a ripetere: "Io muoio! Io muoio! Mi sto preparando al grande passo". A noi l'unica frase che ripeteva era questa: "Siate costanti e perseveranti, il premio si dà a chi termina, non a chi comincia e si arresta".
Quando la mia compagna, un giorno, gli disse: "Padre, sempre questa frase ci dite, aggiungetene qualche altra!" le rispose: "Lo vuoi capire che oggi ci vuole la costanza e la perseveranza per salvarsi?" (Cleonice Morcaldi, La mia vita vicino a Padre Pio, diario intimo spirituale, Ed. Dehoniane Roma, pag. 140 ss.).
Non c'è da meravigliarsi se il frate invita spesso le sue figlie spirituali a perseverare nella preghiera e nel bene. Egli le vuole preparare al grande distacco, lasciando loro l'invito più logico per la vita cristiana: quello di pregare e perseverare.

L'ABORTO SECONDO PADRE PIO

Un giorno, padre Pellegrino chiese a Padre Pio: “Padre, lei stamattina ha negato l’assoluzione per un procurato aborto ad una signora. Perché è stato tanto rigoroso con quella povera disgraziata?”.Padre Pio rispose: “Il giorno in cui gli uomini, spaventati dal, come si dice, boom economico, dai danni fisici o dai sacrifici economici, perderanno l’orrore dell’aborto, sarà un giorno terribile per l’umanità. Perché è proprio quello il giorno in cui dovrebbero dimostrare di averne orrore. L’aborto non è soltanto omicidio ma pure suicidio. E con coloro che vediamo sull’orlo di commettere con un solo colpo l’uno e l’altro delitto, vogliamo avere il coraggio di mostrare la nostra fede? Vogliamo recuperarli si o no?”“Perché suicidio?” chiese padre Pellegrino.“Assalito da una di quelle insolite furie divine, compensato da uno sconfinato entroterra di dolcezza e di bontà, padre Pio rispose: “Capiresti questo suicidio della razza umana, se con l’occhio della ragione, vedessi “la bellezza e la gioia” della terra popolata di vecchi e spopolata di bambini: bruciata come un deserto. Se riflettessi, allora si che capiresti la duplice gravità dell’aborto: con l’aborto si mutila sempre anche la vita dei genitori. Questi genitori vorrei cospargerli con le ceneri dei loro feti distrutti, per inchiodarli alle loro responsabilità e per negare ad essi la possibilità di appello alla propria ignoranza. I resti di un procurato aborto non vanno seppelliti con falsi riguardi e falsa pietà. Sarebbe un abominevole ipocrisia. Quelle ceneri vanno sbattute sulle facce di bronzo dei genitori assassini.Il mio rigore, in quanto difende il sopraggiungere dei bambini al mondo è sempre un atto di fede e di speranza nei nostri incontri con Dio sulla terra

mercoledì 25 giugno 2008

NON ABBIATE PAURA

Passare per lo stretto buco del bozzolo è lo sforzo necessario affinchè la farfalla possa trasmettere il fluido del suo corpo alle sue ali, così che essa possa volare.
Paradossalmente, se qualcuno la aiutasse ad uscire dal bozzolo, essa non riuscirebbe mai a distendere le sue ali e a volare.
A volte lo sforzo è necessario per la nostra vita.
Se Dio ci permettesse di vivere la nostra vita senza incontrare ostacoli saremmo limitati, non potremmo essere così forti come siamo, non potremmo mai volare!

Chiesi la forza...e Dio mi ha dato le difficoltà per farmi forte
Chiesi la sapienza...e Dio mi ha dato problemi da risolvere
Chiesi la prosperità...e Dio mi ha dato cervello e muscoli per lavorare
Chisi di poter volare...e Dio mi ha dato ostacoli da superare
Chiesi l'amore...e Dio mi ha dato persone con problemi da aiutare
Chiesi favori...e Dio mi ha dato opportunità

Non ho ricevuto niente di quello che chiesi...però ho ricevuto tutto quello di cui avevo bisogno

VIVI LA VITA SENZA PAURA, AFFRONTA TUTTI GLI OSTACOLI E DIMOSTRA CHE PUOI SUPERARLI, CON L'AIUTO DI DIO

martedì 24 giugno 2008

PERCHè NEI PAESI DOVE C'è LA GUERRA NON C'è LA DEPRESSIONE

Ora vi riporto una piccola favola ZEN che evidenzia il modo col quale si risolve veramente una depressione, tutte le depressioni:Un cavallo depresso si sdraia e non vuole più saperne di rialzarsi.Il fattore, dopo aver provato di tutto, chiama il veterinario.Questi visita l'animale e dice al fattore: "Casi così sono gravi;l'unica è provare per un paio di giorni a dargli queste pillole:Se non reagisce sarà necessario abbatterlo".Il maiale ha sentito tutto e corre dal cavallo:"Alzati, alzati, altrimenti butta male!"Ma il cavallo gira solo la testa di lato.Il secondo giorno il veterinario torna e somministra nuovamente le pillole, dicendo poi al fattore "Non reagisce: aspettiamo ancora un po', ma credo non ci sia niente da fare."Il maiale ha sentito tutto e corre ancora dal cavallo "Devi ASSOLUTAMENTE reagire: guarda che altrimenti sono guai!".Ma il cavallo niente.Il terzo giorno il veterinario verifica l'assenza di progressi e, rivolto al fattore:"Dammi la carabina. E’ ora di abbattere quella povera bestia."Il maiale corre disperato dal cavallo:"Devi reagire, ti prego, stanno per ammazzarti."A quella notizia il cavallo si alza di scatto e comincia a correre,a saltare ostacoli e ad accennare passi di danza.Il fattore è felicissimo. Rivolto al veterinario gli dice:"Grazie... Lei è un medico meraviglioso, ha fatto un miracolo;dobbiamo assolutamente fare una grande festa!Su, presto, ammazziamo il maiale!"

PS
La verità è che nessuno può soddifare i nostri desideri se non siamo noi per primi a imboccare la strada per soddisfarli. Se facciamo questo e lottiamo, poi sapremo bene cosa chiedere agli altri o anche pretendere dagli altri.Nella vita la questione fondamentale è una questione di vita o di morte. Ed è alla luce di questa considerazione che dobbiamo inquadrare anche i piccoli problemi di ogni giorno, altrimenti la depressione è dietro l'angolo

lunedì 23 giugno 2008

SUCCESSO TERRENO DEI NON CREDENTI

In un messaggio del 26 luglio 1983 la Madonna disse: "Vigilate! Questo è un periodo pericoloso per voi. Satana cercherà di distogliervi da questa strada. Coloro che si danno a Dio subiscono sempre gli attacchi di satana".E quante volte ha parlato di satana, delle sue trame perfide, della sua astuzia malefica, della sua instancabile azione contro ogni essere umano, soprattutto contro coloro vicini a Gesù e a Maria Vergine, quindi, coloro che con molta probabilità si salveranno e andranno in Paradiso.Chiedetevi come mai satana non disturba ed è contento di tutti coloro che vivono nei più gravi peccati. Come mai i cattivi di questa terra sono più fortunati, hanno meno malattie, hanno successo e sono sempre nella gioia (o almeno sembrano). Ma è solo una fortuna apparente. Non è la vera gioia che dà Gesù.Perché molti cattivi vivono bene? È Gesù che li aiuta? Chiaramente non è così. Per la vita immorale o disonesta che conducono, queste persone si incamminano verso l'inferno, sono già possesso di satana, difficilmente si convertiranno. Perché satana deve disturbare i suoi seguaci e adoratori? Se poi magari questi cominciano a pregare e si convertono? Li lascia tranquilli, adesso, poi nell'inferno darà quei tormenti che non ha dato qui e tutti i tormenti che si meritano per essere caduti nell'inferno.E sapete cosa succede a due persone che sulla terra si amavano fino alla follia e finiscono entrambi nell'inferno? Lì si odiano a morte, perché nell'inferno non c'è amore, solo odio e tormenti.
Infine ricordiamo cosa viene detto nel Vangelo al ricco epulone condannato all'inferno: "Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti" (Lc 16,25).

domenica 22 giugno 2008

LA POSIZIONE DELLA S.SEDE SU MEDJUGORJE

Radio Maria in difesa di Medjugorje (di padre Livio)
Cari amici,il 25 Giugno prossimo è il 27.mo anniversario delle apparizioni della Madonna a Medjugorje. Lo scorso anno sono affluiti nella celebre parrocchia dell'Erzegovina 2 milioni di pellegrini da ogni parte del mondo, di cui 600.000 italiani, e circa 35.000 sacerdoti. E' importante, sotto il profilo pastorale, che i pellegrini conoscano le direttive della S. Sede su questo evento, di fronte alle quali eventuali posizioni contrarie sono da considerarsi opinioni personali. La posizione della S. Sede, esplicitata in vari Documenti ( vedi nostro sito internet www.radiomaria.it sotto Medjugorje-Documenti) è stata recentemente sintetizzata da Sua Eminenza il Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, nel libro "L'ultima veggente di Fatima" - Ed Rai-Rizzoli - pag 103-107. Sua Santità Benedetto XVI ha voluto avvalorare il libro con una sua personale prefazione. Al riguardo il Card. Bertone ha affermato: 1. "Le dichiarazioni del vescovo di Mostar riflettono un'opinione personale, non sono un giudizio definitivo e ufficiale della Chiesa". Questa dichiarazione taglia le gambe a tutti coloro che si avvalgono delle dichiarazione del Vescovo di Mostar per attaccare Medjugorje in nome della Chiesa. 2. "Tutto è rinviato alla dichiarazione di Zara dei vescovi della ex Jugolavia del 10 Aprile 1991, che lascia la porta aperta a future indagini. La verifica deve, perciò, andare avanti". E' la S. Sede che a suo tempo non ha accolto il giudizio della commissione nominata dal Vescovo e ha deciso di affidare il caso alla Conferenza Episcopale della ex -Jugolavia. Quest'ultima ha lasciato la porta aperta a future indagini, essendo le apparizioni ancora in atto. Non è vero dunque che la Conferenza episcopale della ex -Jugoslavia abbia espresso un giudizio negativo. 3. "Nel frattempo sono permessi i pellegrinaggi privati con un accompagnamento pastorale dei fedeli". I pellegrinaggi privati sono quelli organizzati privatamente dai fedeli, o da agenzie laiche, e si specifica che è bene che siano accompagnati dai sacerdoti. Questa precisazione è molto importante, sopratutto per il servizio delle confessioni. 4. "Infine, tutti i pellegrini cattolici possono recarsi a Medjugorje, luogo di culto mariano dove è possibile esprimersi con tutte le forme devozionali". Viene qui ribadita l'assoluta libertà dei pellegrini di recarsi a Medjugorje, specificando che la Chiesa lo ritiene un luogo di culto mariano, dove è possibile partecipare alla S. Messa, Confessarsi, fare la Via Crucis, l'Adorazione al Santissimo Sacramento...e così via. Questa, cari amici, è la posizione ufficiale della S. Sede su Medjugorje e queste sono le sue direttive, espresse dal Cardinale Segretario di Stato e avvalorate dal Santo Padre in persona. Mentre esprimiamo la nostra gratitudine, assicuriamo loro la nostra preghiera alla Regina della pace, augurandoci che da parte di tutti ci sia obbedienza e umile sottomissione.

Vostro Padre Livio PS. Data la disinformazione on line su Medjugorje, fate circolare il più possibile questa news-letter

sabato 21 giugno 2008

LA LEGGENDA DEL GIOVANE INDIANO

Conoscete la leggenda del rito di passaggio del giovane indiano Cherokee?Suo padre lo porta nella foresta, lo benda e lo lascia da solo. Gli viene richiesto di star seduto su di un ceppo tutta la notte e di non togliere la benda dagli occhi finchè i raggi del sole del mattino non penetreranno attraverso di essa. Non può gridare per chiedere l'aiuto di nessuno. Una volta che è sopravvissuto alla notte, egli è un UOMO. Non può raccontare agli altri ragazzi la sua esperienza, perchè ogni ragazzo deve arrivare alla sua virilità da se stesso, per conto proprio. Il ragazzo naturalmente è terrorizzato. Sente ogni tipo di rumore e delle bestie feroci sono sicuramente attorno a lui. Forse anche qualche essere umano può fargli del male. Il vento ha soffiato sull'erba e sulla terra e scuotendo il suo ceppo, ma lui è rimasto seduto stoicamente, non togliendosi mai la benda. Potrebbe essere l'unico modo in cui può diventare un uomo. Alla fine, dopo una notte orribile, il sole è apparso e lui si è tolto la benda. E' allora che ha scoperto che suo padre sedeva sul ceppo vicino al suo. E' stato a vegliare tutta la notte, proteggendo suo figlio dal male. Anche noi non siamo mai soli. Anche quando non lo sappiamo, il nostro Padre Celeste sta vegliando su di noi, seduto sul ceppo accanto al nostro. Quando arrivano le difficoltà, tutto quello che dobbiamo fare è allungare la mano verso di Lui.

AMAMI COME SEI

AMAMI COME SEI!
"Conosco la tua miseria, le lotte e le tribolazioni della tua anima, le deficienze e le infermità del tuo corpo; so la tua viltà, i tuoi peccati, e ti dico lo stesso: " Dammi il tuo cuore, amami come sei…"Se aspetti di essere un angelo per abbandonarti all'amore, non amerai mai. Anche se sei vile nella pratica del dovere e della virtù, se ricadi spesso in quelle colpe che vorresti non commettere più, non ti permetto di non amarmi. Amami come sei!In ogni istante e in qualunque situazione tu sia, nel fervore o nell'aridità, nella fedeltà o nella infedeltà, amami... come sei... Voglio l'amore del tuo povero cuore; se aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai.Non potrei forse fare di ogni granello di sabbia un serafino radioso di purezza, di nobiltà e di amore? Non sono io l'onnipotente? E se mi piace lasciare nel nulla quegli esseri meravigliosi e preferire il povero amore del tuo cuore, non sono io padrone del mio amore?Figlio mio, lascia che Ti ami, voglio il tuo cuore. Certo voglio con il tempo trasformarti, ma per ora amami come sei..., e desidero che tu faccia lo stesso; io voglio vedere dai bassifondi della miseria salire l'amore. Amo in te anche la tua debolezza amo l'amore dei poveri e dei miserabili; voglio che dai cenci salga continuamente un gran grido: "Gesù ti amo".Voglio unicamente il canto del tuo cuore, non ho bisogno né della tua scienza, né del tuo talento. Una cosa sola m'importa, di vederti lavorare con amore.Non sono le tue virtù che desidero; se te ne dessi, sei così debole che alimenterebbero il tuo amor proprio; non ti preoccupare di questo. Avrei potuto destinarti a grandi cose; no, sarai il servo inutile; ti prenderò persino il poco che hai... perché ti ho creato soltanto per l'amore.Oggi sto alla porta del tuo cuore come un mendicante, io il Re dei Re! Busso e aspetto; affrettati ad aprirmi. Non allargare la tua miseria; se tu conoscessi perfettamente la tua indigenza, moriresti di dolore. Ciò che mi ferirebbe il cuore è vederti dubitare di me e mancare di fiducia.Voglio che tu pensi a me ogni ora del giorno e della notte; voglio che tu faccia anche l'azione più insignificante solo per amore. Conto su di te per darmi gioia...Non ti preoccupare di non possedere virtù; ti darò le mie.Quando dovrai soffrire, ti darò la forza. Mi hai dato l'amore, ti darò di saper amare al di là di quanto puoi sognare...Ma ricordati... amami come sei...Ti ho dato mia Madre; fa passare, fa passare tutto dal suo Cuore così puro.Qualunque cosa accada, non aspettare di essere santo per abbandonarti all'amore, non mi ameresti mai... Va...". (Mons. Lebrun)

LE ARMI CONTRO IL DEMONIO

ECCO L'ARMA CONTRO IL NOSTRO GOLIA:
1. Il Rosario2. L'Eucarestia3. La Bibbia4. Il Digiuno5. La Confessione mensile

PORTA IL DONO DELLA PREGHIERA

Porta il dono a quelli che ami Se vuoi trasmettere a quelli che ami, alla tua famiglia, una grazia che crescerà in loro trasmettigli il dono della preghiera. Al giorno d'oggi mancano maestri della preghiera, mancano scuole di preghiera e si ha la decadenza dell'amore. Mancano educatori, maestri del bene, mancano sacerdoti santi e mancano, nel mondo, la conoscenza di Dio, l'amore, i valori divini. Per questo, è importante rinnovare la preghiera all'interno della famiglia. Se vuoi diventare maestro della preghiera, tu devi iniziare a vivere la preghiera nella tua famiglia, trasmetterla con entusiasmo a quelli che ami e aiutare a sviluppare questo dono pregando con loro.