sabato 8 novembre 2008

DIO E' AMORE (NON GIUDICE)

Dal dialogo tra Gesù e un contemplativo spagnolo contemporaneo:
"Ricorda questa parola del Vangelo: la Verità vi renderà liberi". Voi potete soltanto corrispondere alle chiamate della grazia, con libertà, quando l'accettate umilmente e, sulla sua base, mantenete un dialogo con Dio, finendo per capire che tutto quello che vi è capitato e vi sta capitando corrisponde a un amorevole e provvidenziale progetto di colui che è il Padre vostro. E' vero, molte cose vi renderanno perplessi e forse anche vi sprofonderanno in tenebre spesse, ancor più in un dolore lacerante e paralizzante, ma la fede, vostra risorsa, sarà il vostro scudo. Dio non si rivela vostro Abbà? Non ho sposato io, il Figlio, ciò che di più miserevole c'è nella vostra condizione? Lo Spirito Santo, il Paraclito, non vi difende? Tutta questa realtà, creduta con il cuore e con l'anima, provocherà in voi la fiducia.
Non abbiate paura di voi! Non abbiate paura di tutto ciò che siete, nella vostra realtà, nella realtà che ogni essere umano affronta, la realtà in cui Dio pianta la sua tenda per fare dimora in mezzo a voi. Dio è incarnazione, il nuovo nome di Dio è Emmanuele, Dio con noi: Dio con la tua realtà! Apriti ad essa senza timore. Sarà soltanto nella misura in cui scoprirai te stesso che scoprirai la profondità del suo amore. Nel tuo profondo, in ciò che tu sei nel tuo profondo, sperimenterai che non sei solo. Qualcuno è entrato, per amore e misericordia, nel mistero della tua umanità più intima, e non come spettatore o come giudice, ma come uno che ti ama, che si offre a te e ti sposa per liberarti, salvarti, guarirti....per restare sempre con te, amandoti, amandoti, amandoti!
Pasqua 2002

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