venerdì 15 agosto 2008

IL MARXISTA NON PUò ESSERE CATTOLICO. BASTA CON LA LITURGIA "CIRCO"

dal sito www.miliziadisanmichelearcangelo.org

CITTÀ DEL VATICANO – “Marxismo e cristianesimo sono culturalmente ed ideologicamente incompatibili” lo afferma senza mezzi termini, il Vescovo di Trani, monsignor Giovan Battista Pichierri. Il Prelato, Vescovo della bellissima cittadina marinara in Puglia, interviene anche sulla polemica estiva tra Famiglia Cristiana e il Governo Berlusconi. Eccellenza, il settimanale paolino ha usato un linguaggio piuttosto duro contro il Governo, definendo la situazione italiana stile Angola, asserendo che il Governo gioca ai soldatini di ferro e infine ha parlato di Presidente spazzino… “Veramente non lo sapevo. Ma se le cose stanno così, mi tocca precisare che nessuno, anche tra i giornali cattolici, può abbandonarsi ad espressioni sconvenienti. Io non entro nel merito politico della diatriba che non mi compete. Affermo che un cristiano ha sempre il dovere di esprimere le sue idee con carità. Affermava san Paolo, del quale celebriamo l’anno giubilare e al quale si ispirano le Paoline:
bisogna essere fermi nella verità, senza rinunciare alla carità. Dunque si evitino linguaggi offensivi”. Nel merito, che pensa dei soldati per le strade, siamo veramente simili all’Angola? “Guardi, un poco di sicurezza non fa male, la gente la vuole e la reclama. Le persone perbene non hanno paura dei soldati. Ma ritengo che ci voglia prevenzione di natura sociale e culturale. Insomma, le forze di polizia siano davvero l’ultimo rimedio. In ogni caso non vedo niente di male”.
Insomma lei invita Famiglia Cristiana ad abbassare i toni.. “Oggi Famiglia Cristiana, domani chissà chi altro. Insomma lo dico chiaro: i cristiani non possono usare un linguaggio che venga meno ai doveri della carità e dell’amore. Le chiedo, gli altri come ci giudicano? Dall’esterno un lettore non cristiano riceve l’idea di una casa rissosa, moderare i toni”. Eccellenza, passiamo alla liturgia, che cosa è esattamente? “Canto di gloria e di lode a Dio. La liturgia non deve tendere al divino, rappresenta e custodisce il divino. La stessa liturgia è divina, rappresenta gloria e lode. Per questo deve essere ben fatta, senza stravaganze, ricordando che padrone della messa è Dio, mai il celebrante. Purtroppo nel tempo si sono verificati e continuano, abusi liturgici di ogni sorta. Credo che essi rappresentino una seria mancanza di rispetto verso Dio. Anche i canti, siano più attenti alla sacralità e al raccoglimento. Insomma, la Messa non è spettacolo, tanto meno un circo”.
A breve si celebra la solennità dell’Assunzione, che cosa rappresenta? “La glorificazione in corpo ed anima di colei che non ha conosciuto peccato, la discepola fedele. Cristo ha voluto esaltarla in corpo ed anima per dimostrare che è lei la via Maestra per arrivare a lui. Insomma, bisogna onorare degnamente Maria. Con l’Assunzione si glorifica il corpo di Maria, la tutta santa, invitandoci a rispettare la sacralità del corpo in Spirito e Verità”. Tempo di vacanze, che cosa ci danno? “Un invito alla serenità. Non siano solo una corsa sfrenata ai piaceri. Si dedichi un poco di tempo anche allo spirito, a Dio e alla famiglia. Insomma, le ferie servano per riprendere fiato e un cammino di pace, anche nelle famiglie”.
(Bruno Volpe )

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