![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFhvSNVSHM-65Y3B1le6iwF4nKQR-OmmTaeha-S07rNSf1PQi7kE-GMner_kDyXZ-1-yTmx1qd-axTCfZct-M333ejpSh60KQFc-yi0yokk7LgP9IsQouOr0DAefx39iXrTi6Qk5xPPrc/s200/1036.gif)
Il lunedì di Pasqua viene chiamato "Lunedì dell’Angelo" a ricordo di quanto avvenne all’alba di quel primo giorno dopo il sabato. Fu un angelo, infatti, a rincuorare le donne che, accorse al sepolcro, erano smarrite e preoccupate avendo trovato la tomba vuota.
"Non abbiate paura! disse loro ... E’ risorto non è qui" (Mc 16,6). E aggiunse: "Ora andate"ad annunciare questa notizia agli Apostoli (cfr ivi).
Anche per noi hanno grande valore queste parole dell’angelo, che riascoltiamo sempre con intima emozione. Se infatti Cristo è risorto, tutto cambia e acquistano senso nuovo la vita e la storia.
Nessun commento:
Posta un commento